Ammoniaca negli Oreo, tanto rumore per nulla? - Startmag

2023-03-23 17:10:29 By : Ms. Jack Sun

Due dischi di cioccolato tenuti insieme da un ripieno di crema, adorati dai più piccoli ma non solo. Dal loro arrivo sul mercato nel 1912, gli Oreo sono i biscotti più venduti negli Stati Uniti ma qualche giorno fa il giornale olandese Noordhollands Dagblad ha accusato sia l’azienda di utilizzare l’ammoniaca per modificarne colore e gusto che il governo di essere al corrente e di coprire quanto accadeva circa lo smaltimento del composto utilizzato in una fabbrica di produzione.

Martedì scorso il giornale olandese Noordhollands Dagblad ha pubblicato un articolo in cui sostiene che “la fabbrica di cacao Olam di Koog aan de Zaan ha mescolato per anni grandi quantità di ammoniaca tossica con le fave di cacao macinate per rendere neri i suoi famosi biscotti Oreo”.

“La fabbrica – afferma – è riuscita a mantenere il segreto per anni, nonostante il governo ne fosse a conoscenza”.

La fonte delle rivelazioni sarebbe “un informatore, il cui nome è noto al caporedattore”.

Stando a quanto dichiarato dalla fonte ci sarebbe anche un altro problema legato all’ammoniaca, ovvero come viene trattata. “Non sono mai stati investiti abbastanza soldi per farlo in modo adeguato. Troppo costoso, pensavano. L’ammoniaca – ha riferito – fuoriesce da ogni angolo e la puzza è enorme. L’ambiente? Questo non interessa ai leader aziendali. Si preoccupano della polvere di cacao nero e di ciò che ne ricavano”.

Già da diversi anni, scrive Noordhollands Dagblad, la fabbrica Olam “è sotto accusa da parte dei residenti locali e degli ambientalisti a causa delle sue emissioni di ammoniaca”. Una questione delicata in Olanda in quanto, secondo il giornale, le emissioni di ammoniaca, insieme ai diossidi di azoto, sono il principale problema ambientale del Paese.

Nell’articolo viene anche accusato il Dipartimento dell’Ambiente che avrebbe “nascosto l’aggiunta di decine di migliaia di chilogrammi di ammoniaca su richiesta di Olam”.

Il direttore di Olam, Eric Nederhand, ha spiegato che la fabbrica “utilizza l’ammoniaca come soluzione alcalinizzante per alcune polveri di cacao per modificare il colore o il sapore del prodotto finale”.

Tuttavia, ha anche aggiunto che “nel prodotto finale non rimane ammoniaca o ne rimane pochissima” e lo stabilimento “ne elenca l’uso come additivo alimentare nelle informazioni tecniche che accompagnano ogni ingrediente”.

Sui quantitativi specifici, però, ha dichiarato di non poter fare commenti.

Non ha potuto esimersi da una qualche spiegazione nemmeno la multinazionale statunitense a cui fanno capo gli Oreo, ovvero Mondelez, che però non ha parlato di ‘ammoniaca’ ma di ‘carbonato di ammonio’, nome scientifico dell’ammoniaca alimentare.

“L’uso del carbonato di ammonio negli alimenti non ha alcun impatto sulla qualità o sulla sicurezza del prodotto”, ha spiegato Annick Verdege, portavoce di Mondelez.

Riguardo all’impatto ambientale, invece, la multinazionale afferma di aver lavorato con lo stabilimento a “un metodo di produzione migliorato, utilizzando alcali più ecologici”.

Tuttavia, secondo il database crowdsourcing di prodotti alimentari Open Food Facts, nella versione in inglese gli Original Oreo ottengono una C nella scala Eco-Score che va dalla A alla E, mentre in quella italiana una D, il che significa che hanno un elevato impatto ambientale.

Il carbonato di ammonio, spiega Azotal, produttore e distributore di soluzioni chimiche, “è l’agente lievitante più utilizzato nella preparazione industriale di prodotti come biscotti e snack ed è presente anche nel lievito che le attività utilizzano per la preparazione dei dolci”.

In pratica, il lievito di ammoniaca viene mescolato alla pasta per alimenti, proprio come avviene nel caso dell’impasto degli Oreo. La reazione che ha durante la lavorazione fa lievitare la massa rendendo il prodotto leggero e soffice.

Il Regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari, che indica con la sigla E503 i carbonati di ammonio, afferma che questi si possono usare solo come agente lievitante e possono essere aggiunti a tutti i nutrienti quantum satis, ovvero quanto basta.

Fino a oggi, afferma Altroconsumo, non sono stati segnalati effetti dannosi e il suo consumo non è quindi fonte di preoccupazione per la salute umana.

La questione non è sfuggita al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che ha prontamente commentato sul suo profilo Twitter:

Ammoniaca nei biscotti Oreo per renderli neri, l’incredibile denuncia di un giornale olandese. Quanti ne hanno mangiati in questi anni ragazze e ragazzi di tutte le età? Va fatta chiarezza al più presto. pic.twitter.com/6k09gd3MbZ

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 15, 2022

“La sicurezza dei nostri consumatori e la qualità dei nostri prodotti sono da sempre la nostra massima priorità. Confermiamo che il consumo dei nostri biscotti Oreo è sicuro e che il prodotto non presenta alcun rischio per la sicurezza alimentare”. È stata la replica di Mondelez International al nostro articolo.

La multinazionale ha poi ribadito che “il carbonato di ammonio è un additivo alimentare composto da minerali naturali che viene comunemente utilizzato sia per l’alcalinizzazione che come agente lievitante nei prodotti alimentari”.

In merito all’utilizzo che ne viene fatto nella produzione del cacao in polvere per gli Oreo, Mondelez ha affermato che viene aggiunto alle fave di cacao sia per scurire il colore della polvere di cacao che per migliorarne il sapore affinché le fave risultino meno amare.

“In fase di riscaldamento – ha spiegato -, il carbonato di ammonio si decompone in anidride carbonica, acqua e ammoniaca, senza lasciare residui nella polvere di cacao”.

Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere la nostra newsletter

Iscrizione avvenuta con successo, ti dovrebbe arrivare una email con la quale devi confermare la tua iscrizione. Grazie da EnergiaOltre!

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Direttore responsabile: Michele Arnese Editore: Innovative Publishing srl – IP srl www.innovativepublishing.it Via Sicilia 141, 00187 Roma C.F. 12653211008 Redazione: Via Sicilia 141, 00187 Roma info@startmag.it Direttore editoriale: Michele Guerriero

n . 198/2017 del 21.12.2017 ROC n. 26146 Provider: Dada spa, via dei Pandolfini, 34 – Firenze L'editore è a disposizione per la eventuale rimozione di foto coperte da copyright

Start Magazine è il magazine online dedicato all'innovazione ed alla crescita.

Start Magazine vuole parlare di crescita e sviluppo dopo anni spesi a parlare di crisi, e vuole farlo partendo da una delle parole chiave più importanti: l'innovazione

Start Magazine è un progetto editoriale di Fanno parte del nostro network editoriale:

Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere la nostra newsletter

Iscrizione avvenuta con successo, ti dovrebbe arrivare una email con la quale devi confermare la tua iscrizione. Grazie da EnergiaOltre!

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi