Cause e terapia del reflusso gastro-esofageo - RobertoGava.it

2023-03-23 17:04:24 By : Ms. Lisa Wu

Guarda il webinar gratuito 'Il tutto aiuta la parte'

Dedico questo lavoro a tutti coloro (e sono tanti) che in questi ultimi mesi mi hanno chiesto consigli sui disturbi causati dal reflusso gastro-esofageo. Effettivamente, anche se questo problema non è gravissimo, sta diventando sempre più frequente, verosimilmente perché il nostro cibo ha una qualità che va continuamente peggiorando, ma anche perché molti di noi credono di mangiare bene anche se in realtà questo non è sempre vero.

Il reflusso gastro-esofageo si verifica quando i succhi gastrici risalgono nell’esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido anche fino alla gola o addirittura in bocca.

Entro certi limiti, il passaggio di acido dallo stomaco all’esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato. Normalmente, però, nessuno si accorge di questa risalita perché è quantitativamente modesta e comunque interessa solo una piccola parte dell’esofago, cioè quella più vicina allo stomaco. Saltuariamente, però, è sicuramente capitato a tutti di avvertire un po’ di acido che risale l’esofago e giunge in gola, specie quando abbiamo mangiato troppo o facciamo sforzi subito dopo mangiato.

Tuttavia, se questi eventi superano una determinata soglia, in termini di frequenza e durata, si verifica una vera e propria malattia gastro-esofagea. È una condizione che colpisce circa il 20-30% della popolazione europea (fino al 40% di quella statunitense) e in genere regredisce rapidamente cambiando alimentazione e stile di vita, ma in alcuni casi più gravi richiede un trattamento specifico.

Quando il cibo dalla bocca viene deglutito nell’esofago, viene fatto scendere grazie a dei movimenti peristaltici della muscolatura dell’esofago che si contrae in modo progressivo come un’onda e spinge il bolo alimentare nello stomaco facendolo passare attraverso lo sfintere gastro-esofageo (o cardias), cioè nel punto di passaggio tra esofago e stomaco.

Mentre mangiamo, il cardias si dilata spontaneamente in modo da permettere il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco e, una volta passato, il cardias si contrae nuovamente per impedire la risalita del cibo.

Normalmente il cardias è definito una valvola ad alta pressione, perché crea una chiusura muscolare che supera quella atmosferica e quella addominale proprio per impedire la risalita del cibo presente nello stomaco nel caso dovesse comparire un disturbo della pressione atmosferica oppure se la pressione gastro-addominale dovesse salire.

Il grado di contrazione dello sfintere gastro-esofageo ha molte variazioni diurne e, pur essendo involontario, è influenzato dalla dieta, dagli ormoni circolanti, da alcuni farmaci e da molti altri fattori, anche personali.

Quando però questo sfintere inizia a perdere la sua capacità di restare contratto subito dopo il passaggio di bevande o cibo, il contenuto presente nello stomaco risale nell’esofago: questa situazione prende il nome di incontinenza del cardias (1).

Dato che l’esofago sbocca nello stomaco dopo aver attraversato il muscolare diaframmatico attraverso un foro (iato diaframmatico esofageo), una forte contrattura del diaframma (per esempio per un grande sforzo fisico o stress) può tirare in senso trasversale il diaframma mantenendo aperto il cardias e facilitando il reflusso gastro-esofageo.

I sintomi più comuni del reflusso gastro-esofageo e che permettono con certezza di diagnosticarlo sono rappresentati da (2):

Questi sintomi si possono presentare in modo continuativo durante la giornata oppure in modo intermittente e, oltre a questi, specie se la situazione si aggrava, possono comparire anche dei sintomi meno frequenti (3):

Questi disturbi possono comparire specialmente dopo mangiato o quando ci pieghiamo in avanti (per esempio per allacciarci le scarpe) oppure di notte o al risveglio, perché in posizione distesa è più facile che il cibo e/o i succhi gastrici acidi risalgano l’esofago.

Infatti, la tosse secca notturna è causata da un reflusso gastro-esofageo di succhi acidi che, stando distesi, con la testa bassa, passano dallo stomaco all’esofago e da qui in piccola parte possono passare in laringe, infiammarla e scatenare tosse irritativa e raucedine.

Le situazioni più gravi e le loro complicanze sono rare nei giovani e più frequenti nella terza e quarta età. Infatti, se i sintomi si prolungano nel tempo per settimane o mesi e non si fa nulla per colpire la causa del disturbo, all’incirca il 30-35% dei soggetti con reflusso gastro-esofageo va incontro a erosioni dell’esofago (esofagite) che, nei soggetti predisposti e con il passare del tempo, può causare anche ulcere o restringimenti esofagei (3-5% dei casi) (4).

Se non adeguatamente trattato, questo stato infiammatorio cronico può causare una patologia nota come “esofago di Barrett” e cioè una modificazione delle cellule esofagee in senso metaplasico (è presente nel 10% dei soggetti con reflusso gastro-esofageo).

In pratica, ciò significa che alcune cellule dell’esofago vengono sostituite con altre più simili al rivestimento dello stomaco e tale cambiamento, che è sempre reversibile se si eliminano le cause ma può anche cronicizzare se non si interviene positivamente, può evolvere in senso precanceroso predisponendo allo sviluppo del tumore del cardias (solo circa il 10% delle persone con esofago di Barrett può evolvere molto lentamente verso l’adenocarcinoma esofageo).

La malattia da reflusso gastro-esofageo può essere causata da molteplici fattori: i più comuni sono gli errori alimentari, ma ci possono essere anche molte altre cause o fattori facilitanti di tipo anatomico, costituzionale, ormonale, farmacologico, ecc.

Le persone più esposte sono i neonati e gli anziani a causa della loro tendenza all’incoordinazione neuro-muscolare e a causa della facilità con cui possono presentare perdita di forza muscolare.

Il cardias, pertanto, può diventare incontinente per molteplici motivi (5):

La presenza di sintomi tipici (bruciore retrosternale e rigurgito acido in bocca) sono già sufficienti per formulare una diagnosi di malattia da reflusso gastro-esofageo. Se però dopo aver cercato di eliminare la presunta causa, oppure dopo aver eseguito un breve periodo di terapia con gastroprotettori non si ottengono risultati, oppure nel caso ci siano sintomi molto intensi o “di allarme”, come dimagrimento, debolezza e anemia, è necessario eseguire alcuni test diagnostici.

Fra i test più utili a livello diagnostico ricordiamo (6):

La terapia iniziale del reflusso gastro-esofageo deve essere basata prima di tutto sull’individuazione e la rimozione delle sue cause, che il più delle volte risiedono nell’inquinamento ambientale (di aria acqua e cibo), ma anche nei nostri stili di vita errati (in primis quelli igienico-alimentari), perché non adattati ai cambiamenti della nostra attuale condizione esistenziale.

Per fare questo, l’approccio al reflusso gastro-esofageo non può essere parcellare, perché nasconde dietro di lui uno squilibrio globale che se non viene corretto comporterà sempre altre patologie sempre nuove. È per questo che sto lavorando da vari anni ad alcuni videocorsi capaci di fornire tutte le conoscenze che permettano di affrontare questa e altre patologie nella loro globalità.

Nel lungo elenco che segue abbiamo riportato tutte le più comuni abitudini che dobbiamo assolutamente acquisire quando il nostro organismo ci invia i sintomi del reflusso gastro-esofageo. Ho appositamente parlato di “abitudine” proprio perché quelli sottostanti non devono essere atteggiamenti sporadici, ma devono diventare comportamenti abituali da avere sempre, o quasi.

In cambio di questo corretto stile di vita non avremo solo il grande vantaggio di arrivare, lentamente, a guarire di reflusso gastro-esofageo senza ricorrere ai farmaci, ma avremo l’enorme guadagno di prevenire tutte le patologie cronico-degenerative che oggi fanno ammalare e uccidono la maggior parte della popolazione dei Paesi industrializzati.

Infatti, il comportamento che ci fa evitare il reflusso è lo stesso che ci fa evitare le più comuni attuali cause di disabilità, di sofferenza e di morte.

A tale proposito vi consiglio la visione di due videocorsi molto approfonditi e ricchi di informazioni per prevenire le patologie che oggi stanno minacciando tutti noi, non solo i bambini e gli anziani, ma anche gli adulti che pensano di stare bene. Ho pubblicato i videocorsi “Come rafforzare le difese immunitarie dei bambini” e “Come rafforzare le difese immunitarie degli adulti” per il desiderio di avvisare tutti coloro che mi seguono di quali devono essere oggi le modalità per restare in salute.

Ritornando al reflusso gastro-esofageo, le abitudini che dobbiamo acquisire sono le seguenti:

Di tutte queste precauzioni, seguire in particolare quelle dove si ritiene di essere più mancanti e ricordare che queste regole non permettono di evitare solo il reflusso gastro-esofageo, bensì tutte le patologie metaboliche, cardiovascolari, infiammatorie, immunitarie, allergiche, neoplastiche e degenerative che oggi affliggono la nostra società.

Se i disturbi da reflusso gastro-esofageo persistono nonostante le correzioni alimentari e tutti gli altri suddetti trattamenti non farmacologici (evento molto poco frequente), conviene chiedere consiglio al proprio Medico di Famiglia, che deve valutare la situazione e potrebbe anche prescrivere un trattamento farmacologico. Tra i farmaci più usati ricordiamo:

Infine, ricordiamo che esiste anche la possibilità di sottoporsi ad un intervento chirurgico per correggere il cardias incontinente. Questo intervento è riservato ai soggetti più giovani e consiste nel ricollocare lo stomaco nella sua posizione naturale creando una sorta di anello attorno allo sfintere gastro-esofageo in modo da ridurre il rischio di incontinenza del cardias.

Poco sopra ho caldamente raccomandato di non preoccuparsi di togliere solo il sintomo fastidioso, ma di andare alla causa del reflusso gastro-enterico e quindi di correggere il proprio stile di vita e di imparare a mangiare in modo veramente sano. Mi rendo però conto che qualche volta serve anche un aiuto immediato (o quasi) per “sopravvivere” al fastidio del reflusso. In questo caso, prima di cadere nell’utilizzo farmacologico, consiglio di utilizzare uno dei seguenti rimedi naturali (fitoterapici con minerali):

Per chi preferisce utilizzare un rimedio omeopatico può valutare:

Chiaramente ci sono molti altri rimedi omeopatici, ma vanno personalizzati. Va cioè scelto un solo rimedio adatto alla singola persona in base alle sue caratteristiche fisiche, psichiche, fisiologiche, patologiche, familiari, ambientali, lavorative, ecc. Ovviamente è necessaria una visita medica presso un Medico Omeopata per ricevere un trattamento individualizzato.

A parte il trattamento omeopatico personalizzato che è mirato sulla singola persona e che, se utilizza un singolo rimedio ad alta potenza, agisce su TUTTO l’organismo, gli altri trattamenti farmacologici o non farmacologici hanno essenzialmente un’azione sintomatica!

A tale riguardo va detto che quando il corpo ci manda disturbi gastrici o digestivi, significa che lo stomaco o l’intera digestione è un nostro evidente punto debole.

Però sappiamo che il nostro organismo è estremamente complesso e che i nostri organi sono ovviamente tutti connessi. Pertanto, un errore su un punto si ripercuote sempre sul TUTTO della persona e quindi molte volte accade che, se lo stomaco ha un problema, non si ottiene un risultato duraturo agendo solo su di esso, ma bisogna agire sul TUTTO della persona, perché, a parte il discorso alimentare, molti altri fattori influenzano la digestione.

Inoltre, se noi interveniamo sul nostro TUTTO migliorando l’intero stile di vita, non avremo solo il grande vantaggio di arrivare, lentamente, a guarire di reflusso gastro-esofageo senza ricorrere ai farmaci, ma avremo l’enorme guadagno di prevenire tutte le patologie cronico-degenerative che oggi fanno ammalare e uccidono la maggior parte della popolazione dei Paesi industrializzati.

Infatti, il comportamento che ci fa evitare il reflusso è lo stesso che ci fa evitare le più comuni attuali cause di disabilità, di sofferenza e di morte.

A tale proposito per prevenire le patologie che oggi stanno minacciando tutti, anche gli adulti che pensano di stare bene, ho realizzato il videocorso “Come rafforzare le difese immunitarie degli adulti”, il corso in assoluto più completo che abbia mai creato, nel quale spiego quali devono essere oggi le modalità per restare in salute: una salute globale, totale e non solo gastrica!

In conclusione, per la gestione e per la cura del reflusso gastro-esofageo non dipende certamente tutto da ognuno di noi, … ma quasi tutto!

Il messaggio che desidero dare è di fare il possibile per crescere in conoscenza e in salute. Confesso che è essenzialmente solo per questo che studio, scrivo e pubblico continuamente videocorsi molto istruttivi che hanno lo scopo “non di offrire un pesce, ma di insegnare a pescare” per aiutare chi mi segue a diventare non malato e farmaco-dipendente, ma sano e autonomo. Buon cammino.

Inserisci i tuoi dati e guarda il mio webinar gratuito “Il tutto aiuta la parte” grazie al quale scoprirai come rafforzare il tuo sistema immunitario e riequilibrare il “tutto” del tuo organismo attraverso le azioni pratiche di Medicina Umanizzata Preventiva

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti gratuitamente alla newsletter e riceverai periodicamente i nuovi articoli pubblicati

DISCLAIMER Le informazioni contenute in questo sito sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio del proprio medico in quanto vanno personalizzati. Niente di ciò che viene descritto in questo sito deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L'Autore non si assume la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall'uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute.